Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 5 Settembre 2022

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Sono domande semplici, disarmanti e, perciò, destabilizzanti. È lecito fare del bene, il sabato, anche violando il riposo sabbatico? Certo che sì!, ragionavano la maggior parte dei rabbini. Assolutamente no!, dicevano, invece, i più oltranzisti.

E Gesù, per far vedere l’inconsistenza delle argomentazioni di questi ultimi, difensori della fede, più devoti di Dio, opera una guarigione mettendo nel mezzo il povero ammalato. È la persona e i suoi bisogni ad essere posta nel mezzo, al centro dell’attenzione, non la norma che il Dio felice dona perché diventiamo più felici.

Dio non vuole degli schiavi obbedienti, ossessionati dal rispetto delle regole, ma dei figli che, sciolti da ogni dolore, da ogni legame malsano, sanno rendergli gloria. Perché la gloria di Dio è l’uomo che vive (Sant’Ireneo).

Ma chi si sente avvocato difensore di Dio non accetta la verità più semplice e, santamente, medita vendetta…

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