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Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 5 Novembre 2024

Commento al brano del Vangelo di: Lc 14,15-24

Mentre si pranza si parla del piรน e del meno, tutti contenti di avere a tavola un ospite dโ€™eccezione come รจ il Nazareno.

Ad un certo punto uno dei commensali, probabilmente per innalzare il livello del dialogo e per fare bella figura, afferma che stare insieme a mangiare รจ bello ma pensa come sarร  bello farlo al banchetto del Regno, aspettandosi forse una spintarella da parte del profeta.

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E Gesรน, tenero, ne approfitta per constatare una orrenda veritร : molto spesso diciamo di desiderare Dio, di avere voglia di vederlo, lo cerchiamo mettendoci in gioco e diventando discepoliโ€ฆ salvo poi, al momento opportuno, accampare mille scuse. Non รจ il momento opportuno, non ho la testa, non me la sentoโ€ฆ

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E cosรฌ ci perdiamo la felicitร : qui e altrove. Quante scuse accampiamo pur di non essere felici! E quanti giri di testa, quante resistenze e obiezioni, inutili e reiterate complicazioni. No, non vogliamo essere davvero felici e questo รจ il grande inganno che lโ€™avversario ha messo nel profondo del nostro cuore: la rassegnazione e lo scoraggiamento davanti alla vita, come se nulla avesse senso, come se fosse tutto inutile.

La felicitร  esiste, sรฌ, ma รจ per pochi privilegiati. Noi comuni mortali, invece, dobbiamo continuamente fare i conti con i nostri pesantissimi limiti, con le continue delusioni. Dio ci invita alla festa, al banchetto in cui รจ lui lo sposo.

I santi sono coloro che si sono seduti, che non hanno posto nulla innanzi allโ€™amore di Cristo. Nemmeno la morte ci รจ dโ€™impaccio perchรฉ il Signore ha vinto anche la morte e ci dona di condividere lโ€™eternitร .

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E non ci รจ necessaria nessuna preparazione perchรฉ Dio non pone alcuna condizione se non quella di esserci.

Vorrei assistere alla scenetta quando, dopo il nostro passaggio, davanti alla bellezza immensa di Dio ci sentiremo sciogliere e diremo a Dio: che meraviglia Signore, a saperlo prima quanta meno sofferenza avrei vissuto! Immaginatevi lโ€™espressione di Dio!

Non aspiriamo genericamente al Regno di Dio ma realizziamolo giorno per giorno, a partire da oggi!

FONTE: Amen โ€“ La Parola che salvaIl blog di Paolo

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