Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 5 Novembre 2022

480

Quando ti trovi dinanzi ad una verità schiacciante, imbarazzante, che ti mette alle corde, o sprofondi nella vergogna, o attacchi con rabbia buttandola in caciara oppure, come accade nel Vangelo di oggi, deridi chi quella verità te l’ha appena detta.

I farisei, che sono attaccati al denaro, commenta Luca, patiscono le parole del Maestro che ricorda a tutti come la ricchezza sia un pessimo padrone. Gesù non è pauperista, non ce l’ha con i ricchi, non fa lo schifiltoso con i soldi degli altri, e nella Scrittura la ricchezza onesta, viene detto, è sempre dono di Dio.

Ma la povertà è sempre responsabilità del ricco che non condivide e accaparra. La ricchezza non è in problema di dimensione di portafoglio, ma di atteggiamento. Tutti noi desideriamo una vita moderatamente agiata, senza eccessive preoccupazioni. Ma, ammonisce il Maestro, stiamo attenti perché la ricchezza inganna, promettendo ciò che non riesce a mantenere.

Viviamo con onestà, liberi, per poter incontrare il vero tesoro.

Fonte | LEGGI ALTRI COMMENTI AL VANGELO DEL GIORNO