Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 5 Novembre 2021

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Ci spiazza la parabola dell’amministratore disonesto, ci mette in crisi: Gesù plaude alla scaltrezza dell’uomo che cerca di pensare al proprio futuro condonando i debiti contratti dai clienti del suo datore di lavoro.

Un’azione scorretta, certamente, ma che gli garantisce qualche occhio di riguardo per quando sarà disoccupato. Gesù conclude la parabola lamentandosi del fatto che negli affari economici siamo molto più impegnati che non nelle cose dell’anima e di Dio. E ha ragione.

Senza essere ossessionati dal denaro siamo giustamente attenti ad avere di che vivere, anche pensando al futuro. Mettiamo allora la stessa attenzione per ciò che è essenziale, investiamo tempo ed energia, desiderio e intelligenza per spalancare il nostro cuore alla novità del Regno. E, già che ci siamo, evitiamo di avere debiti o debitori nelle cose dello Spirito.

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Il perdono sia sempre abbondante nelle nostre azioni e nel nostro cuore. È un buon affare, credetemi.