Tira dritto, il Signore. Anche se viene accusato di guarire per conto del demonio (!). Scioglie la lingua del muto e anche a noi dona la capacità, finalmente, di comunicare, di farci capire.
Annuncia il vangelo del Regno e i gesti che accompagnano l’annuncio certificano la verità delle sue parole. È la compassione a muoverlo, l’amore sincero, profondo, fattivo verso di noi, pecore senza pastore, sbandati e senza prospettive.
È come ci troviamo in questo momento, storditi e spaventati dai tanti eventi di questi ultimi anni, spaventati e rassegnati. Vede la nostra paura, il Maestro e interviene. Ma non direttamente, come forse vorremmo, ma attraverso operai che invia, discepoli e discepole che sanno incoraggiare e indicare l’unico Pastore.
Siamo stati raggiunti dalla Parola e, guaritori feriti, diventiamo noi stessi annuncio di speranza per le persone che oggi incontreremo.
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