Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 5 Gennaio 2022

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È rimasto indietro, il Battista. Il suo compito si è esaurito. Ma non la sua spinta: ora sono i suoi discepoli, dopo essere andati a vedere, a diffondere la Parola come un buon contagio.

Da bocca ad orecchio, da cuore a cuore, da vita a vita, il Vangelo dilaga fra amici, fra parenti, nello stupore di una scoperta. Anche nei cuori difficili e respingenti, come quello di Natanaele, grande conoscitore della Scrittura ma pessimo carattere.

Filippo lo invita ad andare a vedere ma le sue resistenze (come può il Messia venire da Nazareth?) gli impediscono di muoversi. È Gesù ad andare verso di lui, a vedere, sotto la spessa cotica che avvolge il suo cuore, l’animo di un fanciullo onesto e limpido.

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E così, sapendosi conosciuto oltre l’apparenza, Natanele diventa il primo a proclamare che Gesù è re di Israele. Il Signore vede sempre il positivo di ciascuno di noi e scatena in noi risorse ed energie inattese.