Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 5 Aprile 2022

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Tu chi sei? Ancora? Siamo ancora lì? Quante volte Gesù dovrà dirlo e dircelo? Quanti fiumi di parole dovrà sprecare per perforare la corazza che avvolge il nostro cuore e le nostre menti? Parla, il Signore, parla nel tempio, parla apertamente, dice di essere l’inviato del Padre, che per conoscere il Padre dobbiamo fidarci di lui, ascoltare le sue parole, gettare il cuore oltre l’ostacolo.

Ma ancora oggi facciamo resistenza. I giudei, alcuni almeno, perché Gesù era un messia troppo lontano dalle loro aspettative. Noi, a volte, perché ci siamo rappresentati un Gesù gradevole, rassicurante, protettore dei nostri interessi e fatichiamo (fatico, tanto) a farci mettere in discussione dalle sue parole.

Gesù, allora, alza il tiro: sarà la croce ad essere l’ultimo annuncio, definitivo, folle. Guardando l’appeso capiremo, sapremo qual è la misura dell’amore senza misura di Dio.