Gesรน รจ a casa sua, la piccola Nazareth dove tutti si conoscono e sono in qualche modo imparentati. Luca ci racconta che, secondo il suo solito, Gesรน entra nella sinagoga del villaggio e proclama la Scrittura. Frequenta la parrocchia, il Maestro, non si sente migliore, non costruisce una comunitร parallela, di migliori, di puri, di credenti credibili e azzimati.
Frequenta la parrocchia e si mette a servizio della liturgia e, come consuetudine, fornisce una personalissima chiave di lettura al testo che ha appena proclamato. Sappiamo quanto scandalo suscita quella piccola omelia (fossero capaci le nostre omelie di scuoterci!) ma quel che voglio rimarcare รจ lโumiltร adulta e consapevole del Signore che accetta di far parte di una comunitร che si rivela ben piรน che limitata.
Se vogliamo ripartire e far ripartire il pezzo di Chiesa che รจ in Italia e di cui facciamo parte, cominciamo con lโesserci. Anche se si fatica. E impariamo da Gesรน a semplificare il nostro annuncio ripartendo dalla Parola che va proclamata come annuncio di gioia e liberazione. Spesso mi chiedo: perchรฉ noi che abbiamo ricevuto un amore incondizionato poniamo cosรฌ tante condizioni a chi si avvicina alla Fede?
Gesรน citando Isaia parla di liberazione, di guarigione, di fioritura. Se diventiamo capaci di dire, a volte anche con le parole, che Dio non รจ il concorrente dellโuomo, ma la sua meta, torneremo ad essere fedeli al cuore dellโannuncio. E mettiamo in conto come giร accade che molti rifiutino il nostro annuncio a causa della limitatezza di ciรฒ che siamo.
In questo tempo duramente segnato dagli scandali e dalla incoerenza, dobbiamo con umiltร ripartire dallโessenziale, tirando dritto per la nostra strada, sempre in cammino. Se hanno contestato Gesรน per la pochezza della sua persona non possiamo certo aspettarci applausi e riconoscimenti in quanto suoi discepoli. E anche fra di noi discepoli non fermiamoci allโesterioritร e allโapparenza.
- Pubblicitร -
FONTE: Amen โ La Parola che salva
โ๏ธ Commento al brano del Vangelo di: โ Lc 4,16-30
Il blog di Paolo | LEGGI ALTRI COMMENTI AL VANGELO DEL GIORNO