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Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 4 Maggio 2024

Commento al brano del Vangelo di: Gv 15,18-21

Che mistero inspiegabile quello di un mondo che odia chi ama! Che ostacola chi propone sentimenti di fraternità, di uguaglianza, di condivisione, di pace, di giustizia, di amore! Ma è un dato di fatto, non serve la fede per scoprirlo: tutte le civiltà si sono dovute confrontare con la contraddizione che ogni uomo porta in sé, preferendo le tenebre alla luce.

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Possiamo essere ottimisti e dire che il peccato originale è un invenzione dei preti ma la realtà dei fatti dice altro: sappiamo in cosa consiste il bene e, nonostante questo, siamo continuamente spinti all’autodistruzione e al male. Il debole soccombe, il forte vince, ma, spesso, è il giusto a perire a scapito del malvagio. È inevitabile che sia così?

Anche Gesù sperimenta un odio che lo porterà alla morte e ci ammonisce: se seguiamo le sue orme, se lo imitiamo, potrebbe succedere anche a noi di sperimentare l’odio, perché viviamo la differenza cristiana, il paradosso della vita evangelica. Leggendo questo brano, mi infervoro: penso alle centinaia di persone uccise in odio alla fede, penso ai fratelli e sorelle che vivono l’appartenenza al Cristo come una condanna sociale, come un rischio mortale.

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A tutt’oggi, il cristianesimo rimane la religione più perseguitata nella storia dell’umanità e non parliamo delle persecuzioni dei primi secoli, ma del tempo presente! Lo scorso anno ben 360 milioni di cristiani nel mondo hanno subito discriminazioni a causa delle loro fede. 360 milioni!

E mi infervoro pensando al mondo malvagio e infingardo che non sa accogliere la tenerezza di Dio e il suo amore. E come la tenebra agisca e lavori contro la diffusione del Regno. Poi rifletto e abbasso la cresta: molto spesso il mondo mi odia non perché vivo come il Maestro, ma perché ne sono immensamente distante.

E il giudizio che molti hanno verso i cristiani non riguarda la nostra fede ma, al contrario, la nostra poca fede, la nostra incoerenza, la nostra tiepidezza. Allora, Signore, ti prego, se per qualcosa debbo risultare antipatico, sia per la troppa somiglianza con te!

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FONTE: Amen – La Parola che salvaIl blog di Paolo

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