Di quanti avventi abbiamo bisogno per convertirci, finalmente? Quanti Natali ancora dobbiamo celebrare perché veramente Cristo nasca in noi? Tanti, lo sappiamo bene. Perché il nostro desiderio e la nostra volontà sono forti ma forti sono anche le obiezioni, le distrazioni, le lentezze del nostro cuore.
Tanti, perché ciò che sono quest’anno poco assomiglia a ciò che ero lo scorso anno e dieci anni fa… L’anno liturgico è come una spirale che torna sullo stesso punto ma ad un livello più profondo e se ho il coraggio della fede e dello stupore, se ho il coraggio, ancora e ancora, di mettermi in gioco, allora posso davvero vivere una vita ogni volta rinnovata, ogni volta guarita nel profondo.
Ogni anno, con l’avvento, ricominciamo il percorso che ci fa seguire, passo passo, la storia della salvezza, la manifestazione della salvezza in Gesù. Ma non è una noiosa lezione da mandare a memoria, bensì l’esperienza in cui tutti ci possiamo ritrovare.
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Non giochiamo a far finta che Gesù nasca. Chiediamo che nasca nei nostri cuori, che, ancora e ancora, venga ad abitare nelle nostre vite, nelle nostre storie. Qui e ora abbiamo bisogno di fare esperienza di quella salvezza che Dio continuamente ci propone, ci offre, ci dona.
Anche noi, come il centurione di oggi, ci avviciniamo al Signore ben consapevoli della nostra fragilità: il servo di Dio che è in noi, la parte che ha scoperto e amato il Signore langue. Allora la parte forte e combattiva si rivolge al Maestro, chiede una guarigione, ma senza disturbarsi.
Il gesto del centurione, un pagano che si fida, che ha fiducia nel falegname diventato rabbino, ci viene proposto Come modello: chiunque può accogliere la salvezza, chiunque può incontrare questo Dio che si rende accessibile.
Accostiamoci anche noi a Cristo per essere guariti nel profondo, per ritrovarci, ancora una volta, discepoli del Dio che viene. Sì, Signore, di’ solo una parola e la nostra vita potrà rinascere e potremo ripercorrere con verità il cammino di avvento per farti ancora nascere in noi!
FONTE: Amen – La Parola che salva – Il blog di Paolo
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