Sono tornati sui loro passi i due fenomeni di Emmaus, la loro tristezza si è trasformata in gioia e mentre, concitati, raccontano agli apostoli sbigottiti del loro incontro col risorto, il risorto appare.
Così si manifesta, il Signore: quando, convintamente, parliamo di lui, quando raccontiamo della nostra vita trasformata dalla sua presenza, si accende una fiamma nel cuore di chi ci sta ascoltando. Che meraviglia!
La fede si comunica così, da bocca ad orecchio, da esperienza ad esperienza. Non siamo dei piazzisti che devono vendere una merce ma degli innamorati che raccontano di come la loro vita si è trasformata accogliendo l’inaudito di Dio.
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La luce della fede si comunica solo se siamo accesi, poco importa se siamo un gigantesco cero pasquale o un piccolo lumino scaldavivande: l’essenziale è essere accesi. E quanto, oggi, in un mondo assuefatto all’annuncio, anestetizzato da una visione religiosa passiva e abitudinaria, abbiamo bisogno di testimoni appassionati, di credenti credibili che ci scuotano dalle fondamenta raccontando la loro trasformazione!
No, non è un fantasma il risorto, non un vago ricordo spirituale, non un saggio filosofo del passato finito malamente, nulla del genere. È reale la sua presenza, è proprio lui, Gesù di Nazaret, anche se compare improvvisamente, anche se si fatica a riconoscerlo.
E dona ai suoi discepoli, a chi crede in lui, il dono dello Spirito e la pace del cuore. La pace di chi sa che la vita ha un senso, la pace di chi si è scoperto amato e sceglie di amare, di chi si è sentito ardere il cuore.
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Una volta accesa la fiamma della curiosità, siamo invitati a scrutare le Scritture, ad imparare a leggerle e meditarle, grazie al dono dello Spirito. Ed è quello che facciamo anche qui, nel nostro piccolo, facendo di questa Parola la mappa del quotidiano, la luce che brilla nelle tenebre e ci indica il cammino per le nostre scelte.
Allora, scrutando la Parola, aprendo la mente all’intelligenza delle Scritture, giungeremo alla soglia della conoscenza del mistero e starà a noi decidere.
FONTE: Amen – La Parola che salva – Il blog di Paolo
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