Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 31 Maggio 2023

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Salgono l‘ultima collina rallentando il passo sotto il sole cocente. Giuseppe sembra incoraggiare delicatamente il piccolo ciuchino che arranca. Maria non nasconde un velo di irrequietezza, provata dal lungo viaggio. Parlano poco, lui e Maria. Molte cose hanno cambiato la loro vita nell’ultimo mese. Meglio il silenzio che custodisce lo spazio di Dio.

Nel racconto dell’incontro con l’angelo la sua promessa sposa ha saputo dell’imprevista gravidanza dell’anziana parente. E scende in Giudea per essere d’aiuto. Ma, anche, per capire se quello che è successo è reale. Se davvero Dio ha deciso di farsi uomo nel suo acerbo seno di adolescente. Forse Elisabetta sa. O forse non sa nulla.

Eccoli ora, nel cortile di casa. Zaccaria si fa loro incontro aiutando Giuseppe. Elisabetta, sulla soglia della porta, guarda Maria con un sorriso luminoso. Si guardano. Sorride anche Maria. Elisabetta porta una mano a sfiorarsi il ventre. Benedetta, Maria! Benedetta fra tutte le donne! Benedetto colui che porti nel grembo! Sì, sa tutto. Bene-dire, dire del bene. Fare del bene. Procurare il bene. Ogni gesto che porta alla vita, alla rinascita, alla positività, al perdono, all’amore, costruisce il bene. Ormai assuefatti a parole come coltelli, rabbiose, ostili, affilate, dimentichiamo che è il bene a suscitare felicità.

Ci vergogniamo quasi di essere buoni, di dire parole che costruiscono e gettano ponti, ad esprimere giudizi positivi. Beata te che hai creduto, proclama una stupita Elisabetta dall’alto della sua esperienza di vita. Sì, Maria, come hai fatto a credere ad una cosa del genere? Come hai fatto a credere che l’infinito si è ristretto in te? Come hai fatto a credere ad un’enormità del genere?

Siamo beati, quando crediamo. Beati, felici perché crediamo che Dio viene, ancora e ancora. Che non si stanca di noi uomini, che si fida, lui sì. Che intreccia storie di salvezza e di benedizione con ciascuno di noi. Io credo, mi fido, ho fiducia. E credere mi dona gioia, mi dona beatitudine.

✝️ Commento al brano del Vangelo di: ✝ Lc 1,39-56

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