Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 31 Maggio 2021 – Lc 1, 39-56

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Maria sale a Ein-Karem perché ha saputo dall’angelo che Elisabetta, sua lontana parente, nonostante l’età e il fatto di essere sterile, sta aspettando un bambino.

Sale per portarle aiuto, certamente ma, anche, per avere conferma che quanto le è successo non sia un’allucinazione mistica. Mi immagino la scena, me la rappresento: Maria che scende dal ciuchino aiutata da Giuseppe, Elisabetta che esce dalla porta di casa e sorride, asciugandosi le mani.

Un lungo sguardo e l’anziana parente le rivolge il più bel complimenti che mai potremmo rivolgere a Maria: beata te che hai creduto! Si, Maria, sei beata perché hai creduto alla follia di un Dio che si comprime nel tuo grembo verginale… Ed esplode la gioia: allora è tutto vero, allora accade, allora Dio si china sul suo popolo e interviene.

Danzano nella polvere, ora, le due madri, intessendo di citazioni bibliche un canto che è il riassunto dell’azione di Dio nelle nostre vite. Un Dio che fa grandi cose, se lo lasciamo fare.

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