<<II mio nome รจ Legione!>>. Quando Gesรน sbarca sull’altra riva del lago, quella dei pagani, viene assalito da un poveraccio che dimora fra le tombe, incatenato e tenuto a distanza. E indemoniato, ma all’epoca tutti gli atteggiamenti non spiegabili o le malattie inquietanti, come l’epilessia, erano attribuiti al demonio. E, annota Marco, il poveraccio abita in un cimitero, si percuote con delle pietre, grida giorno e notte e si fa del male.
Quando continuiamo a darci addosso, ci giudichiamo, ci carichiamo di sensi di colpa stiamo dando potere all’avversario, sembra dirci l’evangelista. E la cosa simpatica รจ che i suoi concittadini, come soluzione, lo caricano di catene e lo tengono legato! Appena vede il Signore, l’indemoniato gli corre incontro e gli chiede di non tormentarlo. Dio รจ venuto per rovinarci, Dio รจ un concorrente, un nemico alla nostra felicitร ) questo pensa quest’uomo, e molti, fra noi.
E, interrogato dal Maestro, dice di se stesso: io sono “Legione”. Legione! 6.000 soldati e 120 cavalieri! Ha ragione: siamo moltitudine, in noi abitano molti “me” , spesso in conflitto fra di loro. Esiste un “me” che cerca Dio, appassionato, leale, disponibile. Ma esiste un “me” feroce, giudicante, depresso, aggressivo. E a volte convivono nella stessa giornata, siamo tutto e il contrario di tutto, in noi combattono desideri, passioni, giudizi e atteggiamenti diversi.
Ma Gesรน รจ venuto a fare unitร , a mettere pace in noi stessi, a creare una maggioranza nel nostro parlamento interiore. Il problema non รจ avere atteggiamenti contrastanti, pareri diversi, talora incoerenti ma a chi stiamo dando potere! Trova pace, l’indemoniato, e Legione si trasferisce in una mandria di porci che precipitano nel lago, affogando.
La cosa non รจ molto gradita ai Geraseni che, oltre ad avere perduto un bell’investimento, sono turbati dal vedere l’indemoniato ragionare normalmente. Felici di vederlo guarito, per caritร , ma a che prezzo! Forse รจ meglio che Gesรน prosegua il suo percorso altroveโฆ
Fonte: Il mensile “Amen – la Parola che salva
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