Paolo Curtaz โ€“ Commento al Vangelo del 30 Aprile 2021 โ€“ Gv 14, 1-6

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Sono turbati, i discepoli. Nel lungo discorso dopo lโ€™ultima cena, una sorta di riassunto dottrinale di quanto detto da Gesรน, hanno sentito il Maestro parlare di partenza, sanno che resteranno soli ma ancora non immaginano in quale modo drammatico e improvviso ciรฒ accadrร .

Sono smarriti, come spesso siamo anche noi, e il Signore rassicura noi e loro: egli ci aspetta, ci prepara un luogo, dobbiamo solo raggiungerlo e non perdere la fede. Si, ma come raggiungerlo?, chiede Tommaso. Il Signore ci incoraggia: lui รจ la strada che porta a Dio, lui รจ la veritร  che ci porta a conoscere noi stessi, lui รจ la vita che germina in noi e che illumina tutto ciรฒ che facciamo.

Cristo non รจ un soprammobile alla nostra complessa vita, una parentesi rassicurante del nostro cammino, unโ€™assicurazione contro gli accidenti, ma รจ lโ€™unico capace di portarci a Dio, a noi stessi, lโ€™unico capace di farci innamorare della vita. E a farne dopo, come ha fatto lui.

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