Sono turbati, i discepoli. Nel lungo discorso dopo lโultima cena, una sorta di riassunto dottrinale di quanto detto da Gesรน, hanno sentito il Maestro parlare di partenza, sanno che resteranno soli ma ancora non immaginano in quale modo drammatico e improvviso ciรฒ accadrร .
Sono smarriti, come spesso siamo anche noi, e il Signore rassicura noi e loro: egli ci aspetta, ci prepara un luogo, dobbiamo solo raggiungerlo e non perdere la fede. Si, ma come raggiungerlo?, chiede Tommaso. Il Signore ci incoraggia: lui รจ la strada che porta a Dio, lui รจ la veritร che ci porta a conoscere noi stessi, lui รจ la vita che germina in noi e che illumina tutto ciรฒ che facciamo.
Cristo non รจ un soprammobile alla nostra complessa vita, una parentesi rassicurante del nostro cammino, unโassicurazione contro gli accidenti, ma รจ lโunico capace di portarci a Dio, a noi stessi, lโunico capace di farci innamorare della vita. E a farne dopo, come ha fatto lui.
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