HomeVangelo del GiornoPaolo Curtaz - Commento al Vangelo del 3 Gennaio 2024

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 3 Gennaio 2024

Commento al brano del Vangelo di: Gv 1, 29-34

Giovanni Battista vede venire Gesù verso di lui. E’ sempre Dio a prendere l’iniziativa, così come stiamo celebrando in questo tempo natalizio, è sempre lui a fare il primo passo, anche per noi oggi. E la vita di interiorità, di digiuno e di preghiera di Giovanni lo aiuta a riconoscere in Gesù la presenza di Dio.

Se dedichiamo del tempo alla preghiera ogni giorno è proprio per avere la possibilità di rintracciare il passaggio di Dio nella nostra quotidianità. Io non lo conoscevo. Per due volte, con sbalorditiva ingenuità, Giovanni ammette di essere rimasto spiazzato dal cugino messosi in fila fra i penitenti per farsi battezzare.

Spiazzato, lui come noi, nel vedere il Messia tanto a lungo atteso non venire con piglio vendicativo a tagliare l’albero infruttuoso, condividendo, invece, la condizione di noi peccatori. Ora è tutto chiaro, stupefacente: il Messia non viene a punire i peccatori, a minacciarli, ma a portare su di sé il loro peso per redimerlo e salvarlo.

- Pubblicità -

Non appare come un guerriero irritato, alla stregua dei grandi profeti non urla e minaccia, non compie azioni destabilizzanti. È l’agnello che su di sé porta il peccato e il dolore del mondo. Giovanni vede scendere lo Spirito Santo su Gesù, scendere e dimorare. Nello Spirito, che invochiamo con forza ogni giorno, possiamo riconoscere che Gesù è il Figlio di Dio.

In questi intensi giorni natalizi, giorni di ricordi, di famiglia (per chi ce l’ha!) e di buoni sentimenti, la Parola rimette al centro il significato cristiano della festa che celebriamo: abbiamo adorato quel bambino perché in lui riconosciamo, con stupore, che egli è il Figlio di Dio.

Dio abita in mezzo a noi, lo abbiamo potuto incontrare, con lui abbiamo condiviso la gioia e la fatica, il pasto e il riposo. E se grande fra i nati da donna ha avuto il coraggio di ricominciare, di ammettere il suo limite, la sua ignoranza, perché non farlo anche noi, pronti ad accettare l’azione destabilizzante di Dio?

- Pubblicità -

FONTE: Amen – La Parola che salvaIl blog di Paolo

IL NUOVO LIBRO DI PAOLO CURTAZ

IL DIO DI GESU’. Pregare il Padre nostro
LEGGI L’INTRODUZIONE

LEGGI ALTRI COMMENTI AL VANGELO DEL GIORNO

Articoli Correlati