Paolo Curtaz โ€“ Commento al Vangelo del 3 Febbraio 2024

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Sono tornati dalla loro missione, i discepoli. Contenti, entusiasti, pieni di gioia per lโ€™efficacia dellโ€™annuncio. E Gesรน gioisce con loro, per loro, non รจ invidioso, non si irrita santamente per il successo dei suoi discepoli.

Paolo Curtaz - Commento al Vangelo del 3 Febbraio 2024

Quanto vorrei imparare da Gesรน a gioire delle gioie degli altri! Quanto vorrei non vedere sempre le altre persone come degli avversari! Capire che facciamo parte, tutti, di un unico, gigantesco progetto dโ€™amore e che questo progetto attraversa i cuori e spinge verso la realizzazione del Regno!

รˆ il momento del riposo, ora, di appartarsi, di lasciare la folla che sfinisce, per dedicarsi del tempo, per lasciar decantare, per dimorare (la dimora che ha a che fare col seme che muore ma, anche, con la casa da abitare). รˆ proprio lโ€™andare in disparte il nucleo della parola di oggi.

Senza un tempo di deserto, di silenzio, di intimitร  col Signore non รจ possibile restare cristiani, conservare la fede, crescere nel discepolato. E piรน il caos e la fibrillazione quotidiana ci prendono e piรน diventa urgente e necessario ritagliarsi del tempo. La preghiera quotidiana ci aiuta a galleggiare durante la settimana.

Cosรฌ una bella celebrazione festiva, ci permette di incontrare il risorto e di ricaricare le batterie. Ma, lo sappiamo bene, la fatica della vita contemporanea ci spegne la voglia di vivere. Sarebbe bello accogliere lโ€™invito che il Signore ci fa per ritirarci con lui una mezza giornata, in un monastero, in un luogo bello della natura.

In silenzio, per lasciare la Parola sostituire le nostre piccole parole. E se abbiamo responsabilitร  nella comunitร , ci รจ ancora piรน urgente trovare dei tempi di deserto. Il mio cuore si rattrista nel vedere tanti preti diventati piccoli manager del sacro che non riescono piรน a vivere ciรฒ che proclamano.

Le comunitร  hanno gravi responsabilitร  nei confronti dei propri pastori. รˆ segno di attenzione evangelica accorgersi delle fatiche dei propri pastori che hanno dedicato la vita al gregge ma che, spesso, sono considerati e trattati da mercenari.

FONTE: Amen โ€“ La Parola che salva โ€“ Il blog di Paolo

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