Credete che io possa fare questo? Hanno chiesto pietà, i due ciechi, e la ottengono, perché credono che Gesù, invece di guardarli con sufficienza, invece di considerarli dei maledetti, invece di ignorarli, possa vedere ciò che gli altri non vedono: il loro cuore, la loro fede, il loro dolore.
E così accade: ha pietà di noi, il Signore, ha pietà della nostra insormontabile cecità. E in proporzione alla nostra fede in lui, alla nostra fiducia, riacquistiamo la vista, torniamo a vedere, vediamo le cose da un altro punto di vista. Credete? Si, Signore, con fatica, zoppicando, fra alti e bassi ma io credo che tu sei un Dio compassionevole, pieno di grazia e di tenerezza e che desidera ardentemente donarmi luce interiore, uno sguardo nuovo.
Non è la realtà, il più delle volte, a dover cambiare, ma il nostro modo di vederla, di affrontarla. E se impariamo a vedere le cose come Dio le vede, cambia la nostra vita. Chiedetelo ai due ciechi di oggi!
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