La Chiesa rallenta il passo in questi giorni. Sincronizza il proprio orologio con le ultime ore di Gesù. Così, in questa settimana, mentre andiamo al lavoro potremo pensare allo stato d’animo di Cristo, fare nostri i suoi sentimenti, come direbbe san Paolo. Emozioni, scelte, scoraggiamento, fede, dono di sé… come ci sentiremmo noi in una settimana così cruciale?
La settimana in cui tutto si evolve e si conclude, in cui, tutto si riassume, in cui tutto fiorisce e cresce. La settimana in cui Dio muore per amore? Siateci, se potete. Organizzate il tempo per esserci, per celebrare con la comunità, per pregare insieme. Sei giorni prima della Pasqua, scrive Giovanni. Cioè oggi, lunedì della settimana santa, Gesù si trova a Betania ospite di Marta, Maria e di Lazzaro, il risorto. Una cena straordinaria, che mette i brividi, incredibile.
Una cena che celebra la vita anche se Gesù sa che fra poco, proprio a causa di quel miracolo, goccia che ha fatto traboccare il vaso agli occhi dei giudei, sarà la morte a distruggere quell’armonia. Una cena fatta con amici perché Gesù ha bisogno di amicizia, cerca Betania per rinfrancarsi dalla tensione della Gerusalemme che uccide i profeti. C’è un clima di serena festa, di stupore, di gratitudine attorno a quel pasto. Poi, per esprimere tutto il proprio amore, Maria unge i piedi di Gesù con preziosissimo olio essenziale di nardo.
Giuda obietta: vendendolo se ne sarebbero ottenuti trecento denari per aiutare i poveri. Trecento denari, cioè quasi un anno di stipendio: non esiste nessun profumo al mondo che valga tanti soldi! Cosa ci vuol dire l’evangelista Giovanni? Azzardo: il Maestro sarà venduto per trenta sicli, il prezzo di uno schiavo.
È come se la discepola Maria volesse dire al suo Signore, alla vigilia della sua morte: non sei solo, Maestro, il gesto che stai per compiere vale immensamente di più. Ed è quello che vogliamo dirgli oggi, nello stupore di un amore infinito che ci raggiunge attraverso i secoli: il tuo amore, Maestro, è il bene più prezioso che mai potessi ottenere.
Fonte: Il mensile “Amen – la Parola che salva“
Il blog di Paolo | LEGGI ALTRI COMMENTI AL VANGELO DEL GIORNO