Il Signore è chiaro: diventare discepoli comporta dei rischi concreti, reali; di incomprensione, ma anche di violenza. Se davvero viviamo nella logica del vangelo può succedere di imbatterci in qualche scelta impopolare, di diventare oggetto di scherno, di presa in giro. Provate a vivere i valori evangelici al lavoro! O in condominio!
Provate voi a non seguire l’andazzo generale, senza supponenza, ma restando fedeli alla Parola del Maestro! Non va di moda essere cristiani, men che meno essere cattolici o difendere valori per noi fondamentali come la libertà di coscienza e la vita.
Ma ci sono cristiani, sempre di più, che pagano con la vita la loro appartenenza al Signore: l’Iraq, la Somalia, la Nigeria, l’India, il Pakistan… Paesi in cui il fanatismo anti-cristiano può uccidere persone inermi ed innocenti.
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Animo, cercatori di Dio! , smettiamola di lamentarci se siamo presi in giro per la nostra fede, scuotiamoci dal nostro cristianesimo fatto di poltrona e pantofole! Teniamo duro, resistiamo, perseveriamo.
La fragile storia degli uomini è un susseguirsi di egoismi, di bramosia, di violenza, di odio. Pensavamo, speravamo dopo l’orgia di sangue del secolo scorso, di avere imparato a convivere, a creare un fragile equilibrio fra le nazioni, fra gli interessi, superando il connaturale egoismo del cuore ferito dell’uomo.
Ma così non è: i confini, le nazioni, le risorse, la sete di potere, il denaro sembrano ancora e ancora sbriciolare la speranza e relegare il vangelo a manuale dei sogni irrealizzabili. E anche nella nostra Europa, plasmata e forgiata sull’annuncio cristiano, i venti di critica, di sottile persecuzione verso chi cerca di vivere le parole del Maestro soffiano crescenti.
C’è da scoraggiarsi, da spaventarsi ed è normale che questo avvenga, Ma è evangelico fare il contrario, affidarsi, fidarsi, credere, insistere. L’uomo tende a distruggersi, certo, ma Dio, ostinato, vuole salvarlo. Viviamo da salvati, rendiamogli testimonianza, oggi.
FONTE: Amen – La Parola che salva – Il blog di Paolo
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