Davanti agli eventi drammatici, davanti ad un mondo che sembra sempre sullโorlo del baratro siamo invitati ad alzare lo sguardo.
In queste ultimissime settimane dellโanno liturgico stiamo leggendo gli impegnativi vangeli che parlano della fine dei tempi, per riflettere insieme sul destino della Storia che, per noi cristiani, non รจ un inevitabile precipitarsi verso il caos ma il dispiegamento del Regno di Dio.
Ci vuole fede per dirlo, ci vuole fede (e molta) per credere in questa prospettiva. Ma รจ ciรฒ che siamo chiamati a fare: a lottare per un cambiamento e un rinnovamento che deriva dalla nostra fede in Cristo, senza fuggire il mondo, senza costruirne uno in parallelo. Sรฌ: noi crediamo che Dio sta operando nelle pieghe della storia, che sta rinnovando lโumanitร , a partire dalla Chiesa.
E in questo tempo (lungo, faticoso, a volte sfiancante) abbiamo una luce che ci illumina: la Parola che non passa, le parole del Signore che ci aiutano a leggere gli eventi, ad interpretare la Storia.
Meditiamola continuamente questa Parola, facciamola diventare punto di riferimento, faro luminosissimo nella nostra tenebra, finchรจ il Signore venga.
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI
Quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio รจ vicino.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21, 29-33
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli una parabola:
ยซOsservate la pianta di fico e tutti gli alberi: quando giร germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai lโestate รจ vicina. Cosรฌ anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio รจ vicino.
In veritร io vi dico: non passerร questa generazione prima che tutto avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passerannoยป.
Parola del Signore