HomeVangelo del GiornoPaolo Curtaz - Commento al Vangelo del 29 Marzo 2025

Paolo Curtaz โ€“ Commento al Vangelo del 29 Marzo 2025

Commento al brano del Vangelo di: Lc 18,9-14

Vangelo di Luca โ€“ Lc 18,9-14

Il pubblicano tornรฒ a casa sua giustificato, a differenza del fariseo.

In quel tempo, Gesรน disse ancora questa parabola per alcuni che avevano lโ€™intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri:
ยซDue uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e lโ€™altro pubblicano.
Il fariseo, stando in piedi, pregava cosรฌ tra sรฉ: โ€œO Dio, ti ringrazio perchรฉ non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adรนlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedoโ€.
Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: โ€œO Dio, abbi pietร  di me peccatoreโ€.
Io vi dico: questi, a differenza dellโ€™altro, tornรฒ a casa sua giustificato, perchรฉ chiunque si esalta sarร  umiliato, chi invece si umilia sarร  esaltatoยป.

Parola del Signore.

Il tempo di quaresima ci spinge a verificare il nostro modo di credere, a fare il punto della situazione, a guardare la bussola della nostra fede per capire se la barca della nostra vita sta procedendo verso il porto sospirato.

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Il grossolano errore che compie il fariseo della parabola รจ quello di confrontarsi con chi รจ palesemente peggiore di lui, il pubblicano, scordandosi che lโ€™unico paragone che possiamo fare รจ col capolavoro che siamo e che stentiamo a realizzare.

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Ognuno di noi รจ un pezzo unico, assolutamente originale: credere di essere migliori perchรฉ piรน devoti ci fa prendere dei clamorosi abbagli. Troppe volte ci confrontiamo con gli altri, per sprofondare nella gelosia, se li vediamo migliori o piรน fortunati di noi, oppure per sentirci in regola quando vediamo le palesi miserie degli altri.

Che diamine, magari non sarรฒ un campione di coerenza, un buon cristiano (ma chi lo รจ!), ma almeno non sono come quei delinquenti che vediamo intorno a noi!

Gesรน non dice che il pubblicano รจ migliore, perchรฉ oggettivamente sta sbagliando, ma dice che รจ autentico, sa che ha peccato, conosce la distanza fra la sua vita e ciรฒ che potrebbe diventare. E Dio vede questo desiderio e lo colma con la sua presenza, con la speranza della conversione.

Non cosรฌ il fariseo, che pensa di non avere bisogno di conversione, che รจ cosรฌ colmo del suo โ€œegoโ€ spirituale da non lasciare spazio per Dio.

Quello che appare non รจ la realtร : il fariseo, ritto davanti allโ€™altare, sembra tutto preso da Dio ma รจ preso dalla sua specchiata virtรน. Il pubblicano, intimidito e defilato, in fondo al tempio, allarga il suo cuore ferito alla compassione di Dio.

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Andiamoci piano nel giudicare gli altri! Non sappiamo mai, sul serio, quello che attraversa il cuore delle personeโ€ฆ Dio solo sa.

Viviamo con serietร  il vangelo, la legge nuova di Dio, ma non paragoniamoci mai agli altri per sentirci umilmente migliori: Dio conosce il cuore e la fede di ogni persona e saremo giudicati severamente se non avremo usato misericordia nel giudicare gli altri.

+++Commento di Paolo Curtaz tratto, per gentile concessione, dal libretto Amen, la Parola che salva.+++

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