Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 29 Luglio 2023

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Voglio formalmente schierarmi in difesa di Marta che, per lunghi secoli, impropriamente, è stata contrapposta a sua sorella Maria. Lo voglio fare in questa memoria degli amici di Betania, quei tre fratelli di cui sappiamo ben poco ma che sono diventati il modello e l’emblema dell’accoglienza nei nostri cuori del Dio diventato uomo.

In casa loro Gesù si rifugiava volentieri, allontanandosi dalla Gerusalemme che uccide i profeti, dalle tensioni, dall’incomprensione dei suoi apostoli. Potessimo fare della nostra vita una piccola Betania capace di accogliere il Cristo quando lo desidera!

Potessimo fare della nostra quotidianità il luogo in cui Dio riposa e chiacchiera! Metterci in ascolto del Signore, invece di essere sempre pronti a chiedere ogni sorta di favore… E Luca, spiazzando come sempre i luoghi comuni, pone le due sorelle ad accogliere il Signore, quando, normalmente, era il maschio di casa, Lazzaro, in questo. caso, a doverlo fare. Maria si accovaccia ai piedi del Signore e Marta inizia a preparare qualcosa da mangiare.

La battuta di Gesù sull’affanno di Marta è stata usata per esaltare la vita contemplativa a scapito di quella attiva, come se la vita fatta di meditazione fosse migliore di quella di chi indossa il grembiule per servire il fratello. N

on è così! Azione e contemplazione sono essenziali l’una all’altra, sono i due volti del cammino cristiano, i due binari su cui corre il treno della fede: guai a contrapporli. L’azione nasce dall’ avere contemplato l’amore. La contemplazione è falsa se non approda all’azione.

Non si tratta di scegliere fra Marta o Maria, ma di diventare, nella nostra, vita, entrambe, perché entrambe le dimensioni sono essenziali alla vita di fede. Sono certo che Gesù, a conclusione dell’episodio, si sia alzato per dare una mano a Marta e abbia mangiato con gusto, finendo tutti con il rassettare e lavare i piatti…

Viva le “Marta” allora, che nella concretezza si occupano non solo dell’anima ma anche degli stomaci delle discepole e dei discepoli!

✝️ Commento al brano del Vangelo di:  ✝ Gv 11,19-27 oppure Lc 10,38-42

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