È difficile trovare persone più diverse fra di loro. E più litigiose, sinceramente. Pietro il pescatore, rude, tenace, testardo, irruento, entusiasta, tenero. Paolo il teologo, raffinato, puntuto, zelante, polemico, avventato. Pietro per i figli di Israele, Paolo per i figli del mondo, Pietro il custode, Paolo l’innovatore, Pietro il saggio, Paolo il carismatico.
Si sono affrontati a viso aperto, quando si sono incontrati, hanno conciliato l’inconciliabile perché entrambi sedotti, entrambi centrati su Cristo, entrambi innamorati del Maestro, non del proprio ego. E la Chiesa, con raro senso dell’ironia, li festeggia insieme a rimarcare la loro testimonianza, quel martirio che ha posto le fondamenta della comunità di Roma.
Di questa Chiesa abbiamo bisogno: molteplice, creativa, salda, diversa, fantasiosa ma centrata su Cristo e Cristo soltanto. Siano Pietro a Paolo, magari polemizzando amabilmente fra di loro, a ridarle smalto e passione!
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