HomeVangelo del GiornoPaolo Curtaz - Commento al Vangelo del 28 Marzo 2025

Paolo Curtaz โ€“ Commento al Vangelo del 28 Marzo 2025

Commento al brano del Vangelo di: Mc 12,28b-34

Vangelo di Marco โ€“ Mc 12,28b-34

Il Signore nostro Dio รจ lโ€™unico Signore: lo amerai.

In quel tempo, si avvicinรฒ a Gesรน uno degli scribi e gli domandรฒ: ยซQual รจ il primo di tutti i comandamenti?ยป.
Gesรน rispose: ยซIl primo รจ: โ€œAscolta, Israele! Il Signore nostro Dio รจ lโ€™unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forzaโ€. Il secondo รจ questo: โ€œAmerai il tuo prossimo come te stessoโ€. Non cโ€™รจ altro comandamento piรน grande di questiยป.
Lo scriba gli disse: ยซHai detto bene, Maestro, e secondo veritร , che Egli รจ unico e non vi รจ altri allโ€™infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta lโ€™intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale piรน di tutti gli olocร usti e i sacrificiยป.
Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesรน gli disse: ยซNon sei lontano dal regno di Dioยป. E nessuno aveva piรน il coraggio di interrogarlo.

Parola del Signore.

Gli scribi, allโ€™epoca di Gesรน, erano gli unici capaci di interpretare correttamente la Parola di Dio. La loro autorevolezza era riconosciuta da tutti, in particolare dal popolo che non aveva la possibilitร  di leggere e studiare.

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Cosรฌ la domanda posta da uno di essi al Signore non sembra una richiesta di chiarimenti, quanto, piuttosto, uno sfoggio di cultura o, peggio, unโ€™indagine conoscitiva per cogliere in fallo il falegname che si arrogava il diritto di insegnare senza avere frequentato una scuola adeguata.

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Ma capita male, al solito: proprio riguardo al tema dellโ€™amore verso Dio e verso il prossimo, il Signore sa bene di cosa parla! E la risposta che fornisce รจ consona e condivisa da molti rabbini del suo tempo: al centro della selva dei precetti imposti sulle spalle dei pii israeliti resta lโ€™esperienza amorevole di Dio e del prossimo.

Con una caratteristica: il principale, il primo dei comandamentiโ€ฆ non รจ un comandamento ma una preghiera!, quello Shemร  Israel che ogni pio israelita recitava al mattino. Cioรจ, siamo chiamati a far nascere la nostra etica, la nostra morale, dalla memoria di un incontro, dal desiderio di conoscere Dio, dallโ€™ascolto di una Parola che orienta la nostra vita.

Il cristianesimo non si riduce a unโ€™etica, a un comportamento: รจ lโ€™esperienza di un incontro da cui poi scaturisce una vita nuova. Una prospettiva che illumina il rapporto con me stesso e con gli altri, alla luce di un amore ricevuto e condiviso. Non ho dubbi nel credere che nessuno avesse piรน voglia di porre domande!

Gesรน parla di Dio in maniera diretta, racconta ciรฒ che sperimenta, sa bene di cosa parla. La sua riflessione non รจ uno sfoggio di cultura ma la quotidiana esperienza della sua animaโ€ฆ E questo รจ un bel suggerimento per la nostra giornata: le persone che incontreremo non hanno bisogno di lezioncine etiche o sulla vita religiosa, ma di compagni di viaggio sinceri e umili con cui condividere la piรน grande esperienza che si possa fare: lโ€™amore.

+++Commento di Paolo Curtaz tratto, per gentile concessione, dal libretto Amen, la Parola che salva.+++

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