Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 28 Aprile 2021 – Gv 12, 44-50

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Il clima attorno a Gesù si è fatto insopportabile: il livello di scontro con i detentori della fede è ormai insanabile. Gesù è troppo. Troppo tutto: troppo libero, troppo audace, troppo carismatico, troppo polemico, troppo accogliente.

È tempo di sbarazzarsene. E davanti a tale rifiuto, che lo porterà alla morte, Gesù rilancia. Egli è venuto per salvare, per donare felicità, per portare a compimento, per salvare tutti, anche i suoi avversari, specialmente i suoi oppositori. Non vuole fare polemiche, non immagina rese dei conti o vendette.

Se sarà rifiutato, saranno le sue parole di accoglienza, di pace, di riconciliazione a diventare metro di giudizio per chi si sarà ostinato follemente a rifiutarlo. Cosa vuole Dio da me? Che io sia felice, che io fiorisca, che io diventi ciò che nel suo cuore da sempre ha immaginato. Solo Gesù poteva farci arrivare a capire chi è Dio, perché lui e il Padre sono una cosa sola.

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