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Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 28 Agosto 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mt 23, 27-32

C’รจ un dentro e c’รจ un fuori. Normalmente siamo tutti particolarmente attenti al “fuoriโ€ , a come ci presentiamo, come veniamo considerati, come siamo giudicati.

Non soltanto dal punto di vista estetico (ed รจ bene coltivare anche il proprio aspetto fisico senza che questa cosa diventi un’ossessione), ma anche dal punto di vista etico, morale: siamo appesi al giudizio delle persone, sempre spaventati dal prendere un voto negativo.

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Solo che, troppe volte, il “fuori” รจ apparenza senza sostanza, soprattutto nelle cose riguardanti Dio e la fede. Come se Dio, in veritร , non ci fosse, come se non vedesse, come se non conoscesse ogni nostro piรน recondito ambito, ogni nostra sfumatura.

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Il Dio che Gesรน รจ venuto a raccontare non sopporta le belle mascherine, non sa che farsene delle false immagini di noi stessi. Preferisce peccatori onesti a santi ipocriti. I farisei, pur essendo dei pretoriani della fede, dei credenti zelanti e infiammati, rischiano di diventare dei burattini, tutti preoccupati dell’esterioritร  a scapito dell’interioritร , dei veri sepolcri imbiancati (che immagine fortissima!), belli fuori e marci dentroโ€ฆ

Il discepolo รจ chiamato ad essere autentico, anche a costo di apparire troppo diretto. Le persone che si avvicinano a noi cristiani si accorgono da lontano se viviamo ciรฒ che professiamo, se sperimentiamo ciรฒ che diciamo.

Gesรน se la prende contro l’atteggiamento di chi loda i profeti del passato e non riconosce quelli del presente. Ed รจ proprio cosรฌ: quasi sempre la profezia non รจ accettata e riconosciuta, specialmente dalle autoritร  che la vivono con insofferenza e di malavoglia.

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Prima di lodare (giustamente) i grandi uomini di Dio che la Chiesa ha stentato a riconoscere, cerchiamo di non commettere lo stesso errore e teniamo lo sguardo interiore pronto a riconoscere la loro presenza.

Agostino, grande innamorato di Dio, che oggi ricordiamo, ci faccia sperimentare nell’autenticitร  il fatto che tu ci hai fatto per te, Signore, e il nostro cuore รจ senza riposo finchรฉ non riposa in te.

FONTE: Amen โ€“ La Parola che salvaIl blog di Paolo

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