HomeVangelo del GiornoPaolo Curtaz - Commento al Vangelo del 27 Giugno 2024

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 27 Giugno 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mt 7, 21-29

La conclusione dello sconcertante discorso della montagna è un invito all’autenticità, alla verità, alla conversione. Dio non ama i fedeli finti, i devoti di professione, i santi ipocriti.

Dio chiede verità, al figlio che dice di non avere voglia di andare a lavorare il campo e poi ci va, al figlio che mostra una facciata di devozione e preghiera e poi è un sepolcro imbiancato. Non basterà gridare tutte le nostre credenziali, dovremo leggere la concretezza della nostra vita.

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E se guardiamo alle nostre vicende, possiamo ammettere che quando la nostra vita è investita dalla tragedia, dalla tempesta, dal terremoto (un lutto, una malattia, una separazione), ciò che resta in piedi è fondato sulla fede.

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Costruiamo la casa della nostra vita sulla roccia, cercatori di Dio, perché solo la Parola può rendere saldo ciò che costruiamo. Chiediamoci se le scelte che facciamo coinvolgono la nostra fede: se preghiamo prima di prendere una decisione, se lasciamo che il vangelo ci ispiri prima di fare delle scelte importanti.

Costruiamo la casa della nostra vita sulle parole sicure del Maestro: leggiamole, meditiamole, interiorizziamole, facciamole fiorire. La folla è ammirata da Gesù perché, diversamente dagli uomini religiosi del suo tempo, fa ciò che dice.

Perciò la sua parola è autorevole, ascoltata e accolta. Così per noi: non basta professarsi cristiani per esserlo davvero, non basta dirsi credenti per vivere da discepoli. Anche le nostre parole, anche le mie, possono diventare sterili e teoriche manifestazioni di cultura teologica.

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La Parola che Dio pronuncia diventa il fondamento di ogni nostra scelta, di ogni nostra decisione. Poiché abbiamo scoperto che la volontà di Dio è tutto ciò che ci può costruire perché ci conduce all’essenziale di noi stessi, su tale volontà, espressa anzitutto attraverso la Scrittura, fondiamo la casa della nostra vita.

Allora né tempeste, né affanni, né preoccupazioni, e nemmeno il nostro peccato possono far crollare ciò che è costruito a partire dalla Parola di Dio.

FONTE: Amen – La Parola che salvaIl blog di Paolo

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