Stupisce ed emoziona ancora una volta questo Gesù che tenta di convincere gli scribi sul valore della sua missione. Scribi venuti appositamente da Gerusalemme, che conoscono bene la Scrittura, che ne studiano ogni interpretazione e sfumatura e che, pure, sono talmente ciechi da non vedere cosa sta succedendo davanti ai loro occhi. Talmente arroccati sulle loro posizioni da piegare l’evidente realtà alle loro folli teorie.
Ascolta “Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 27 Gennaio 2025” su Spreaker.Gesù non può essere un rabbino, non ha studiato, né tantomeno un profeta, provenendo dalla minuscola Nazareth, e nemmeno un guaritore, cosa che lo renderebbe strumento di Dio. Non è nemmeno un devoto, un fariseo, un puro: frequenta pubblici peccatori, accoglie tutti, guarisce, sana.
Allora, se sana e non è da Dio, questo è l’illogico ragionamento, allora è indemoniato. Solo che caccia anche i demoni, e i conti non tornano. Poco importa: chi è cieco non vuole vedere, mai. Allora lo attaccano per sminuirlo, per mettere in dubbio la sua azione.
- Pubblicità -
E invece di ignorarli, cosa più che legittima visto il tenore delle loro risibili accuse, Gesù cerca di argomentare, di stare al loro piano, di convincerli attraverso il ragionamento che usano per misconoscere l’opera del Nazareno.
Imparassimo da Gesù ad essere accoglienti e tolleranti con chi, spesso in maniera grossolana e inopportuna, critica la fede e la Chiesa! O verso chi, all’interno della Chiesa, si erge a giudice dei papi, a custode della Tradizione (mal conosciuta e peggio capita), ad avvocato di Dio.
Imparassimo da lui ad avere talmente a cuore la salvezza di ogni uomo (e la nostra) dall’inventarci parole e percorsi per invitare tutti a superare le resistenze e i dubbi!
Ma, ammonisce Gesù, quando siamo davanti alla luce della ragione e, nonostante questo, chiudiamo con ostinazione il nostro cuore alla verità, neppure lo Spirito Santo è in grado di perforare la nostra corazza per farci incontrare lo splendore di Dio!
E chiuderci all’azione dello Spirito è un peccato, anzi l’unico peccato che ci taglia dalla salvezza, perché non riconosce quanto Dio sta facendo per noi.
+++Commento di Paolo Curtaz tratto, per gentile concessione, dal libretto Amen, la Parola che salva.+++
LEGGI ALTRI COMMENTI AL VANGELO DEL GIORNO
- Pubblicità -