Ieri Stefano, oggi Giovanni, lโapostolo, colui che รจ volato in alto, colui che ha penetrato il mistero piรน di tutti gli altri. La tradizione ha identificato il quarto evangelista con lโapostolo.
Il suo รจ un vangelo intenso, profondo, complesso, mistico: Giovanni dร per scontato il fatto che abbiate letto i Sinottici e ripercorre la vicenda di Gesรน cogliendone sfumature inattese. Il suo รจ un master per discepoli scafati, non di primo annuncio.
Un vangelo destinato non a una popolazione particolare, come fa Matteo per i giudei ad esempio, ma per coloro che, una volta battezzati, intendono penetrare fino in fondo il mistero. E con la insolita pagina pasquale che abbiamo letto, siamo investiti da una ventata di Pasqua in questo clima natalizio.
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Ieri abbiamo riflettuto sul significato del mistero della croce, rappresentato dalla morte di Stefano, oggi fissiamo lo sguardo sulla Pasqua nel vangelo in cui Giovanni vede e crede. Come se la liturgia ci facesse ripercorrere lโintero mistero cristiano, dalla nascita, alla Passione, alla resurrezione, in pochi giorni.
E come possiamo ritrovarci in questo cammino? Meditando la Parola consegnata dai testimoni, perchรฉ la nostra รจ una fede apostolica, fondata, cioรจ, sulla fede degli apostoli. Se celebriamo quel bambino, se in lui riconosciamo il figlio di Dio รจ perchรฉ lo abbiamo ascoltato, lo abbiamo visto appeso e lo riconosciamo risorto.
Celebriamo Natale perchรฉ crediamo nella resurrezione! ร pieno di resurrezione il Natale, pieno di speranza, pieno di sguardo che scruta lโaltrove. Giovanni apostolo ci invita a vedere quel bambino e a riconoscere nei suoi occhi le profonditร del mistero, la presenza stessa di Dio.
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Giovanni รจ lโapostolo che piรน di ogni altro รจ riuscito a leggere la realtร con uno sguardo di fede. Davanti ad una tomba vuota lโapostolo crede, davanti ad un neonato piangente riconosciamo il grande progetto di Dio sullโumanitร , perchรฉ lโessenziale รจ invisibile agli occhiโฆ
FONTE: Amen โ La Parola che salva – Il blog di Paolo
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