Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 26 Ottobre 2022

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Pensa evidentemente di essere dalla parte dei salvati, il simpaticone che chiede al Signore la contabilità dei posti in paradiso, dimenticandosi del fatto che la salvezza inizia qui e continua altrove.

Segue anch’egli il flusso della gente che passa per la porta larga: si è sempre fatto così, non sono un santo però non sono peggio di altri, non uccido e non rubo (o non rubo tanto e se lo faccio ho le mie buone ragioni).

Gesù, invece, chiede di passare per la porta stretta, quella che non pesa la fede, che non la misura, che non annota le buone azioni, che butta il cuore oltre l’ostacolo. Non saremo riconosciuti da Dio se la nostra fede si limiterà allo stare alla presenza del banchetto (non partecipare! Non donarsi!), se staremo in prima fila ad ascoltare il Signore nelle piazze senza poi vivere ciò che abbiamo udito, se non saremo capaci di far diventare l’ascolto scelte di giustizia e di amore.

Ecco, direi che siamo ampiamente allertati.

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