Ieri l’albero, oggi i frutti. Timoteo e Tito, discepoli di Paolo, animatori di comunità, destinatari di due su lettere, hanno conosciuto il Signore Gesù grazie alla predicazione di Paolo. Ed è bellissimo il fatto che la liturgia, oggi, ce li faccia celebrare dopo avere celebrato, ieri, la conversione del loro evangelizzatore.
Per ricordarci, se ce ne fosse bisogno, che spesso i gesti che compiamo, anche nella fede, hanno delle conseguenze a lungo termine, scavalcano i secoli, da seme diventare arbusto e albero. Ci vuole fede, certo, e Saulo, interrogandosi sulla sua vita, certo non immaginava le conseguenze della sua adesione alla chiamata.
Così Maria di Nazareth, così noi. Spesso le scelte d’amore che facciamo nel nascondimento delle nostre piccole vite hanno delle conseguenze che lo Spirito accende e accompagna. Seminiamo allora, viviamo la fede che ci accende, e questa riverbererà su chissà chi, chissà quando.
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