Tornerà il Signore, nella pienezza dei tempi, nella fioritura della storia, nella luce piena della gloria. Tornerà per dare un senso a quel coacervo di contraddizioni che è la vita degli uomini, ricapitolando tutto in sé, mettendo ordine nel caos che siamo.
Ma tornerà anche in ciascuno di noi nel passaggio luminoso da vita a vita che è la morte. E torna continuamente per incontrare ciascuno di noi nell’anima, quando meno ce lo aspettiamo, in ogni fase della nostra vita. Non siamo mai davvero convertiti, mai davvero suoi, mai davvero cambiati.
Perciò il Signore continua a passare nelle nostre vite, di notte, in silenzio, senza disturbare. Possiamo stare pronti, vigili, lasciare una porta aperta nella nostra mente e nel nostro cuore. Oppure mollare la presa, sederci, assopirci, finanche diventare violenti o arroganti. Verrà, il Signore. Viene.
A noi di scegliere se ancora attendere e sperare, se tenere la fiamma accesa o se lasciarla spegnere.
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