Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 25 Marzo 2020 – Lc 1, 26-38

A nove mesi dal Natale la Chiesa celebra il momento in cui Dio irrompe nella storia attraverso la disponibilità di un’adolescente di Nazareth, Maria.

L’incontro fra il principe degli angeli e una ragazzina adolescente figlia del popolo mette i brividi. Con quanta dignità Maria sostiene il dialogo, chiedendo spiegazioni, mostrando disponibilità. Non si spaventa di fronte al mistero, la ragazzina di Nazareth, sa che in quel momento tutta la storia è nelle sue piccole mani.

L’angelo la saluta: rallegrati piena di grazia, perché il Signore è con te. Come lei, anche noi possiamo rallegrarci, oggi, riempiti della grazia dell’aver conosciuto il vangelo e seguito Cristo, nonostante i nostri limiti. Anche noi, oggi e sempre, possiamo dire: il Signore è con me, accompagna il mio cammino, mi ha sorretto in tutte le mie tribolazioni, come ha fatto con Israele, come fa con chi confida in lui.

Anche noi, oggi, come Maria, possiamo mettere la nostra vita nelle mani di Dio, per diventare ianua coeli, porta d’ingresso per Dio nel mondo. Attraverso di noi, attraverso la nostra disponibilità, il nostro sorriso, la nostra pazienza, la nostra capacità di perdonare e di chiedere scusa, il Signore entra nel mondo e incontra gli uomini che cercano pace.

Lasciamo fare al Signore, come Maria seppe fare e anche noi vedremo grandi cose.

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