L’ostilità crescente nei confronti del Signore si riversa inevitabilmente sui suoi discepoli, a partire dagli apostoli e fino a noi oggi.
È il mistero dell’iniquità del male che rende tutto incomprensibile: chi annuncia e costruisce pace e amore viene mal sopportato, ostacolato, perseguitato.
Così sarà lungo i secoli per molti fratelli e sorelle cristiani. Discriminazioni e persecuzioni sono sempre possibili in un mondo divorato dall’odio. E il Maestro ci invita a tener duro, a dare testimonianza nei tribunali, a parlare di Dio anche con chi lo odia e lo vuole eliminare dalla propria vita.
Non viviamo in un paese che perseguita i cristiani, certo, ma vivere con semplicità e trasparenza le parole belle del Vangelo può diventare un problema in certi contesti. Farlo in un periodo in cui il mondo ecclesiale che abbiamo conosciuto sembra scomparire richiedere fedeltà e determinazione.
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Perseveriamo per avere in dono la salvezza.
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