Il cammino nel deserto, questa quaresima severa e feconda che stiamo vivendo, ci interroga sul nostro modo di credere.
Possiamo avvicinarci a Dio attraverso i miracoli, i prodigi e Dio, in questo caso, diventa una sorta di potente da convincere, da corrompere per ottenere ciò di cui abbiamo bisogno; oppure possiamo, come fece la regina di Saba, cercare la sapienza del re Salomone, riflettere, approfondire, argomentare perché la fede è ragionevole e risponde alle grandi domande della vita; possiamo, infine, dar retta alla predicazione dei profeti di ieri e di oggi, come hanno fatto gli abitanti di Ninive.
Gesù non offre prodigi a buon mercato, non fa il guru o il guaritore, fugge la fragile fama che deriva dai prodigi, e si presenta come un profeta più grande di Giona, come un sapiente più saggio del re Salomone. Smettiamola di correre dietro ai prodigi e accorgiamoci di chi abbiamo qui con noi!
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