È nata in Svezia agli inizi del Trecento, accetta di sposare Ulf dal quale ha otto figli. Vivono una vita ispirata alla regola francescana. Quando rimane vedova fonda un piccolo ospedale, studia sacra Scrittura (!) e il re la vuole come educatrice della regina; in seguito entra in monastero dove ha delle forti esperienze mistiche.
Si reca a Roma per far approvare una innovativa regola di vita per un ordine misto composto da monaci e monache guidate, però, da una badessa. Il Papa è ad Avignone e Brigida, come Caterina di Siena, lo richiama al suo dovere di vescovo di Roma. Sarà sua figlia, proclamata santa anch’essa, a continuare il sogno del nuovo ordine.
Ieri Maria di Migdal, oggi Brigida, voluta da Giovanni Paolo II come co-patrona d’Europa. È giunto il tempo (e forse è già quasi scaduto) di prendere sul serio la questione femminile anche nella Chiesa cattolica, per vedere come lo Spirito, insofferente alle tendenze maschiliste, suscita donne come Brigida a scuotere le coscienze…
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