Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 23 Dicembre 2021

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Scene di ordinario maschilismo: tutti sono ammirati e stupiti per la gravidanza fuori tempo massimo di una donna ritenuta sterile ma, al momento della circoncisione, ecco che l’ammirazione cede il passo alla consuetudine di imporre al neonato il nome di un famigliare scelta che, ovviamente, spetta al padre.

Ovviamente non agli occhi di Dio: l’angelo stesso aveva avvertito uno stordito e ammutolito Zaccaria che, in quel caso, il bambino si sarebbe chiamato Giovanni. Dare il nome significa definire l’identità profonda e, nel caso del Battista, è Dio ad averlo plasmato. Obbedienza femminile e cocciutaggine maschile e del clan che, nel caso, viene piegata anche dalla collaborazione di Zaccaria che asseconda la scelta della moglie.

E, finalmente, quel gesto di collaborazione con Dio, finalmente, scioglie la lingua dell’ostinato Zaccaria. Quando la grazia e l’intervento di Dio superano le abitudini degli uomini!

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