HomeVangelo del GiornoPaolo Curtaz - Commento al Vangelo del 22 Marzo 2024

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 22 Marzo 2024

Commento al brano del Vangelo di: Gv 10, 31-42

Gesù deve essere lapidato per bestemmia: si è attribuito il nome di Dio. Poco importa se le sue opere prodigiose gli danno ragione: ha appena guarito un cieco nato, ci deve essere un qualche trucco, una qualche stregoneria.

Ma così non è e Gesù chiede ragione con dignità di tanta ostilità nei suoi confronti, chiedendosi in cuor suo come sia possibile tanta ostinazione, tanta acredine, tanta miopia. I suoi avversari non sentono ragione e non danno spiegazioni: è un bestemmiatore perché si rivolge a Dio come se lo conoscesse da vicino.

Scandalizza, questo atteggiamento: Dio è l’altrove, l’Assoluto, lontano e onnipotente, chi può pensare di conoscerlo e di stargli vicino? Se mischiamo cielo e terra, se lasciamo che Dio si lasci raggiungere, che ne è della religione? E del rispetto e del timor di Dio?

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Gesù bestemmia perché si illude di conoscere il Dio di Israele, più dei teologi, più dei devoti, più di tutti. E Gesù ancora argomenta (ma quanta pazienza ha?) citando un salmo in cui Dio afferma: siete tutti dèi. Niente da fare, Gesù è costretto a scappare, a ritirarsi nel deserto, non ha alcuna possibilità di essere ascoltato e creduto.

Troppo innovativa la sua idea di Dio, troppo audace, troppo destabilizzante perché venga accolta. Anche noi, oggi, impegnati in un percorso di conversione a Dio, siamo chiamati ad accogliere la novità del vangelo che ci presenta il volto di un Dio che si è raccontato in Gesù e che desidera che ogni uomo diventi figlio luminosissimo del Padre.

Ad accogliere l’idea di un Dio felice che ci vuole felici, che ci offre la possibilità di crescere e di fiorire. Di un Dio che non ce l’ha con me ma che, invece, desidera che io diventi me stesso, il capolavoro che egli, dall’eternità, ha visto in me quando mi ha plasmato.

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La conversione consiste proprio nell’allontanarci dall’idea che ci siamo fatti di Dio, da ciò che pensiamo essere intangibile, definitivo. Dio è sempre pronto a spiazzarci. E tanti sono i segni che oggi, a saperli leggere, a riconoscerli, Dio mette nella nostra vita.

FONTE: Amen – La Parola che salvaIl blog di Paolo

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