HomeVangelo del GiornoPaolo Curtaz - Commento al Vangelo del 22 Giugno 2024

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 22 Giugno 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mt 6, 24-34

Vero: siamo travolti dalle preoccupazioni che ci occupano pre, prima, ponendoci sempre in una situazione di tensione, verso un futuro che, comunque, non è in alcun modo nelle nostre mani.

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Oppure siamo tormentati dal passato, dalle scelte che abbiamo sbagliato, dalle persone che abbiamo perduto, dalle cose non dette o non fatte o fatte male. Tutti nel passato, inquieti per il futuro, rischiamo di non vivere l’unico tempo certo che possediamo: il presente, il qui e oggi.

Diventare discepoli significa affidare il passato alla Misericordia, il presente alla Grazia, il futuro alla Compassione. E a fidarci del grande disegno che Dio ha su di noi e sull’intera umanità. Credere che Dio esiste e ha orientato i passi dell’umano verso la pienezza, verso l’amore che tutto trasforma.

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Il Signore ci invita ad andare oltre le nostre pre-occupazioni, a osservare, a partire dalla natura la logica del Padre che è capace di vestire l’erba del campo con abiti che nemmeno il più creativo degli stilisti riuscirebbe ad immaginare…

A guardare gli uccelli del cielo cui Dio provvede il cibo tutti i giorni senza che se ne preoccupino… E a cercare, prima di ogni altra cosa, il Regno di Dio e la sua giustizia e il resto ci sarà dato in aggiunta.

L’ho sperimentato mille volte: quando imparo a fidarmi, senza mollare il timone della mia nave ma navigando verso la direzione che la bussola di Dio mi indica, le cose si semplificano, l’universo si allinea, tutto si orienta alla pienezza. Smettiamola, allora, di pre-occuparci e, almeno oggi, proviamo a occuparci: delle persone che incontreremo oggi, delle situazioni, facendoci carico delle fatiche per affidarle a Dio (non dobbiamo salvare il mondo, il mondo è già salvo).

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Non lasciamo che la preoccupazione ci travolga, cerchiamo, invece, prima il Regno, facciamo memoria continuamente della presenza di Dio, sviluppiamo la consapevolezza del mondo intessuto dietro il visibile. Noi conosciamo il segreto della Storia, il mistero nascosto nei secoli.

Semplice. (Possibile)

FONTE: Amen – La Parola che salvaIl blog di Paolo

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