La saggezza popolare ribadisce quanto affermato da Gesù: occorre mettere in pratica le parole dette dagli uomini di religione, ma senza imitarne i comportamenti che, quasi sempre, contraddicono le loro belle parole…
Ma il problema è che Gesù si riferiva ai sadducei e alla rinata classe sacerdotale, mentre i nostri vecchi, oggi, si riferiscono ai preti cattolici! Che dolore vedere che proprio coloro che dovrebbero per primi vivere il vangelo molto spesso lo contraddicono continuamente!
E non parlo solo dei poveri preti, ma di noi catechisti, animatori, appartenenti a qualche movimento. Insomma: il grosso rischio degli ultras della fede è sempre quello denunciato da Gesù: far diventare il nostro ego spirituale talmente ingombrante da mettere in secondo piano l’essenziale del vangelo.
Certo: il passato ci consegna un patrimonio di cultura e di tradizioni di grande interesse, ma anche atteggiamenti che oggi suonano stridenti allo sguardo disincantato dell’uomo moderno. E così, noi cattolici, spesso finiamo per essere dei privilegiati, e i nostri pastori delle “autorità”, ingarbugliando le acque trasparenti del vangelo…
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