Gesù è disarmante. E, sinceramente, a volte anche un po’ irritante. Perché dice le cose senza remore, perché smaschera, eccome se le smaschera, le nostre piccole e grandi incongruenze.
Siamo attenti ad ogni aspetto della vita, ci teniamo aggiornati, informati, cerchiamo di capire quanto accade. Nella vita privata, certo, ma anche in quella sociale, politica, pubblica. L’unico aspetto che non analizziamo mai è quello della fede, del grande progetto che Dio ha sull’umanità.
Perché fatichiamo ad alzare lo sguardo, a fare un passo di lato e a guardare in una prospettiva diversa. Ma, insomma, il mondo sta precipitando nel caos? L’uomo si sta autodistruggendo divorato dalla bramosia o dalla violenza? Siamo perduti? Esiste una qualche logica nelle cose del mondo? Nelle scelte?
E la Chiesa, questa nostra Chiesa, è destinata a finire come tutte le religioni storiche? Se impariamo a guardare i segni dei tempi, oltre che i segni del tempo, se impariamo a leggere la storia e gli eventi con la logica di Dio, allora certo, le nostre scelte cambiano.
E diventano profezia.
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