HomeVangelo del GiornoPaolo Curtaz - Commento al Vangelo del 21 Novembre 2023

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 21 Novembre 2023

Commento al brano del Vangelo di: Mt 12, 46-50

A Gerico nasce il nuovo Israele, fiorisce il vero discepolo: Bartimeo, in Marco, Zaccheo, in Luca. Zaccheo il capo degli esattori, odiato e temuto, ma curioso. E Dio guarda il suo cuore, vede la sua curiosità, il suo desiderio.

Certo: è un peccatore pubblico, la sua è una vita costruita sull’inganno e il furto, è odiato e temuto. Ma la vita che ha non lo soddisfa, nel cuore porta un desiderio che lo sorpassa, che lo travalica, perché vede che quella vita non lo riempie. Ed è proprio la curiosità che lo spinge a cercare, a intercettare il famoso Nazareno, il guaritore, che parla di Dio come mai nessuno ne ha parlato.

Vuole vedere passare Gesù ma la folla gli fa da barriera, piccola vendetta dei suoi concittadini. Zaccheo sceglie di salire su un sicomoro per poterlo vedere passare. Come vorrei che la Chiesa fosse albero e non muro! Che lasciasse tutti i curiosi arrampicarsi per vedere passare Gesù!

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E pazienza se si rompe qualche rametto, pazienza se diventiamo uno strumento senza poter controllare gli altri! Zaccheo vuole vedere Gesù ma è Gesù a vedere lui e a chiedergli ospitalità. Non pone nessuna condizione, solo accoglienza. Non dice: so che sei un «ladro, se restituisci quanto hai rubato verrò a casa tua.

Se lo avesse fatto, ne sono certo, Zaccheo non sarebbe mai sceso, sentendosi ancora una volta giudicato. Nessuna condizione pone il Signore: scendi che vengo da te. Il famoso rabbino entra nella casa impura del peggiore dei peccatori e questi, profondamente scosso, si rovina restituendo quanto ha rubato…

Sì, la salvezza è entrata nella casa di Zaccheo e nella nostra vita perché Gesù non gli ha posto nessuna condizione, non gli ha chiesto pentimento, non ha preteso prima la restituzione di quanto rubato. E Zaccheo, non sentendosi giudicato, sentendosi così accolto, cambia la sua vita.

Così è Dio: non chiede pentimento per il perdono, ma il suo perdono, sempre, suscita il nostro pentimento. Imparassimo!

FONTE: Amen – La Parola che salvaIl blog di Paolo

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