Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 21 Marzo 2022

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Gesù viene rifiutato dai suoi, nella sinagoga di Nazareth. Ha appena posato il rotolo del profeta Isaia, ha letto la profezia, la venuta dei tempi messianici, ha concluso dicendo che quel tempo è iniziato.

E da lì si è scatenato il pandemonio: tutti sono scandalizzati dal fatto che il figlio di Giuseppe, conosciuto da tutti nel piccolo borgo, si sia montato la testa. A quel punto Gesù, grande conoscitore della Scrittura, cita due brani in cui sono gli stranieri ad accogliere i profeti.

Ma la tensione è alle stelle e Gesù se ne va, iniziando un cammino che dura l’intero vangelo di Luca e che si conclude a Gerusalemme. Davanti al rifiuto, all’incomprensione, alla critica, io sono più portato a sedermi sconsolato, offeso e piangente.

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Gesù, invece, parte da quella sconfitta per voltare pagina, per iniziare un cammino che lo porta dal suo piccolo paese refrattario alla grande città che accoglie o rifiuta i profeti. Imparassimo…