Guarda come questo strampalato profeta di Nazareth ignora il precetto del sabato! Sembra una spinta inevitabile che spinge, in ogni epoca, coloro che si ergono ad avvocati difensori di Dio e di quelle che consideriamo essere le sue leggi a giudicare coloro che trasgrediscono queste norme.
Ascolta “Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 21 Gennaio 2025” su Spreaker.Guarda! dicono, scandalizzati e giudicanti, i farisei nei confronti dei discepoli che, mentre attraversano i campi di grano, spiluccano qualche spiga in giorno di sabato. Non sia mai! Spiluccare equivale a lavorare! E si trasgredisce al riposo sabbatico! Dove finiremo se si continua così, signora mia!
Poco importa che la splendida norma del sabato intenda ricordare al popolo di Israele, e a noi, di non essere schiavi del lavoro, del profitto, delle cose da fare. Poco importa se una legge nata come memoria di una libertà duramente conquistata è poi diventata essa stessa una gabbia ad uso dei devoti irreprensibili.
I farisei si sentono custodi di tale legge, avvocati difensori di Dio (senza essere mai stati incaricati). Così facciamo anche noi, molto spesso: più intrigati a curiosare e a giudicare gli altri che a guardare al trave che trafigge il nostro occhio e il nostro modo di vedere.
Guarda! diciamo, invece di guardare a noi stessi, invece di accogliere ed ascoltare le ragioni altrui, invece di vedere le cose come le vede Dio. Ci scandalizziamo, fintamente e santamente, pur di non vedere veramente, pur di non dover cambiare. Lo facciamo, forse, per sentirci migliori degli altri.
E Gesù, tenerissimo, invece di irritarsi, invece di sentirsi superiore, da maestro e rabbino quale è, argomenta, cita la Scrittura, scova le eccezioni, dimostrando di leggere e meditare la Parola di Dio e di applicarla nel vissuto quotidiano. Non è un anarchico, no, ma riporta la norma alla sua intenzione, alla sua logica primitiva.
Il sabato è fatto per ricordarci che siamo figli, non schiavi, non certo per diventare schiavi di norme che attribuiamo a Dio, allora come oggi!
+++Commento tratto, per gentile concessione, dal libretto Amen, la Parola che salva.+++
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