Un versetto appena, uscito dalla penna di Luca, che descrive un elemento della vita della prima comunitร e che, se letto bene, dovrebbe farci saltare sulla sedia. Sรฌ perchรฉ, nel gruppo dei discepoli, cโerano delle discepole.
E non donne di servizio ma, fra di esse, anche persone di rango. E che non facevano le perpetue stirando le camicie degli apostoli, ma collaboravano attivamente allโopera di annuncio del Signore, usufruendo anche del proprio patrimonio economico personale.
Sappiamo che, al tempo di Gesรน, la donna nella civiltร ebraica era poco piรน di unโappendice del maschio, senza vera identitร , senza diritti, in tutto soggetta alle decisioni del marito o del padre. Non poteva uscire da sola, nรฉ parlare in pubblico, nรฉ pregare insieme agli uomini.
Una condizione di servilismo assoluto e di subalternitร senza vie di scampo. Invece veniamo a sapere che Gesรน aveva realizzato le pari opportunitร e senza troppi problemi ma con tantissimo scandalo. Sono passati duemila anni e la novitร e la freschezza di Gesรน, quellโintuizione cosรฌ innovativa, stenta ancora a realizzarsi nella Chiesa.
E se lo facessimo, finalmente?
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Cโerano con lui i Dodici e alcune donne che li servivano con i loro beni.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 8, 1-3
In quel tempo, Gesรน se ne andava per cittร e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio. Cโerano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermitร : Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demรฒni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni.
Parola del Signore