Passa il Nazareno. Passa nelle nostre vite, passa nella nostra quotidianità, ci raggiunge attraverso mille piccoli rivoli di luce come sa fare solo chi ama intensamente. E lo possiamo intercettare anche se ciechi, anche se mendicanti, anche se seduti ai margini della vita. Passa proprio per noi, proprio per me, passa perché desidera solo la mia salvezza, perché mi vuole felice.
Possiamo interrogare chi ci sta accanto, chi lo proclama Maestro e Signore, noi discepoli che proprio questo siamo chiamati a fare. E quando ci dicono che passa, che è proprio lui, è il momento di gridare con tutto il fiato che abbiamo in corpo, chiedere pietà, chiedere salvezza, chiedere vita. Passa, il Signore, e con umiltà nella preghiera del cuore invochiamo il suo nome e la sua attenzione, mendichiamo guarigione, chiediamo cambiamento e conversione.
E si ferma, il Maestro, non tira diritto, non fa l’indifferente, ci manda a chiamare. E il messaggio che ci consegna attraverso i discepoli, nel racconto di Marco, è il cuore di ogni annuncio, proprio quello che dovremmo tornare a raccontare, a dire: coraggio, alzati, ti chiama. Coraggio, anzitutto, senza colpevolizzare i mendicanti della vita, senza pensare che se la sono andati a cercare, o che quello che vivono, in fondo, è conseguenza delle loro scelte. Alzati!, cioè non restare supino, non fare la vittima, reagisci, ritrova dignità, metti del tuo.
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Ti chiama!, alzati perché ti sei scoperto amato atteso, perché il senso della vita dimora in Dio e nel suo progetto di vita e di luce per te. Getta il suo mantello, Bartimeo, con i pochi spiccioli che conteneva, si alza e chiede la luce; Giacomo e Giovanni, invece, teneri, avevano chiesto la gloria.
Ci chiama, il Signore, e ci restituisce la luce, ci restituisce la dignità e la vita, ci permette di diventare discepoli, infine. Siamo ciechi, e mendicanti, e ai margini ma non siamo soli, non siamo abbandonati, non siamo persi. C’è un Dio che si ferma e si occupa di noi. Sì, possiamo lodare e glorificare Dio.
FONTE: Amen – La Parola che salva – Il blog di Paolo
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