Il clima si arroventa intorno a Gesù diventato segno di contraddizione, mistero inspiegabile per chi gli sta accanto. Compie prodigi, sì, ma non così evidenti o eclatanti dal fugare il dubbio di essere un abile manipolatore.
E non ha le caratteristiche del messia: proviene dalla Galilea, luogo di confine, e nessuno dei capi lo ha riconosciuto. Il suo fascino è intenso, nemmeno le guardie del tempio se la sentono di arrestarlo.
La sua presenza irrita, scatena gli istinti negativi profondi, fa ignorare il buon senso e la giustizia. Il povero Nicodemo, che richiama il principio basilare per cui nessuno può essere giudicato se non viene ascoltato, è zittito malamente.
Così è Gesù quando irrompe nelle nostre vite: destabilizza, smuove, inquieta, contrappone. Per obbligarci ad uscir fuori dai piccoli rifugi in cui, troppo spesso, ci siamo rintanati. Anche se sono rifugi religiosi o spirituali…
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