HomeVangelo del GiornoPaolo Curtaz - Commento al Vangelo del 2 Luglio 2024

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 2 Luglio 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mt 8, 23-27

Salvaci, Signore, siamo perduti! Passiamo all’altra riva, certo, ci fidiamo, ma appena si alza il vento moriamo di paura. E sprofondiamo nell’incertezza: non siamo capaci, ma che ci credevamo di essere? Salvaci, Signore!

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Dalla tempesta, dalla guerra, dalla malattia, dalla depressione, dalla paura! Salvaci, fai tu, tu sei capace e operi prodigi! Certo, sì. Ma non senza di noi. Perché il Signore si fida di me, sa che ce la posso fare, sa che ho nel cuore tutte le risorse e le possibilità per cambiare, per affrontare (non sfidare) ogni tempesta, ogni nubifragio. E ci chiediamo: chi sei veramente, Nazareno?

Chi sei quando sali sulla nostra barca e dormi, in mezzo alla tempesta, che ci spaventa e ci scuote, che ci impedisce di avere fiducia in Dio? Chi sei, Signore, che non sei mai come vorremmo, che non intervieni mai quando sentiamo di affondare? Chi sei, misterioso ospite, desiderio infinito, mistero irrisolto?

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E il Signore si alza, placa la tempesta, ma solo quando noi stessi vediamo che non stiamo più a galla, solo quando vede che stiamo davvero morendo interiormente. No, non ci toglie dai guai, il Maestro, li condivide, ci aiuta ad avere fiducia, a osare, ad attraversare ogni mare.

No, non è un Dio dalle facili soluzioni, il nostro, dalle scorciatoie, dalle preghiere fatte per corrompere, per convincere, che si lascia sedurre dalle nostre mielose devozioni. È adulto, Dio, e ci tratta da adulti, ci sa capaci di affrontare ogni mare, ogni tempesta, di superare ogni scoglio.

È tutta in questa traversata la nostra fede, la novità del Vangelo che svela all’uomo il volto di un Dio che ci crede capaci, che ci rende capaci, che ci lascia liberi di sperimentare, di osare. Anche se sembra lontano, Gesù è sempre lì, sulla barca, accanto a noi.

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Chi sei, veramente, Nazareno? No, Signore, non abbiamo ancora fede, non così tanta. E quella che abbiamo ci serve per gridare a te, per chiedere aiuto invece che per stupirci della tua presenza. Non siamo perduti, mai, se tu sei con noi. Tu, Signore del mare e dei venti, Signore della mia vita!

FONTE: Amen – La Parola che salvaIl blog di Paolo

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