Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 2 Luglio 2022

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I discepoli del Battista sono piuttosto perplessi dall’atteggiamento del Signore Gesù. Trovano che lui e i suoi discepoli siano poco devoti, poco ascetici, poco mistici. E hanno ragione, visto come si comporta il loro profeta di riferimento!

E Gesù spiega a loro, e a noi, la ragione di questa apparente stranezza: anche il digiuno, che peraltro era richiesto dalla Legge solo due volte l’anno, rischia di essere nella logica di qualcosa di superato, di vecchio, di stantio.

Gesù non è venuto ad abolire la Legge ma a portarla a compimento e, per farlo, ha bisogno non soltanto di piccoli aggiustamenti ma di una rilettura globale della prassi religiosa (scribi e sacerdoti), spirituale (i farisei e gli esseni) e ascetica (i battisti) della fede. Anche noi, a volte, facciamo lo stesso errore.

Gesù è lo stesso ieri oggi e sempre, certo, ma il modo di vivere e annunciare il Vangelo ha bisogno continuamente di contenitori nuovi, per inacidire il buon vino della Parola.

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